Telericordi
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 Studio 74
Gestione Angelo Saltarin
Studio 74 è certamente fra quelle emittenti che, nel corso della loro esistenza, hanno lasciato un ricordo migliore nella mente dei telespettatori. Tuttavia, se si promuove un sondaggio chiedendo “Voi avete mai seguito Studio 74?”, la maggioranza degli intervistati risponderebbe senz’altro “Non ne ho mai sentito parlare prima d’ora”. Questo perchè il canale, che aveva sede nel quartiere di Modena chiamato “Sacca”, ha sempre avuto la missione di ripetere, 24 ore su 24 in presa diretta, i programmi della Televisione Svizzera di lingua italiana. Di conseguenza, il pubblico che si sintonizzava sulle frequenze di Studio 74 era ogni volta convinto di guardare la Tsi direttamente dalla Svizzera; quasi tutti erano ignari del fatto che in realtà la ripetizione era propiziata, in modo determinante, da un’emittente modenese (i ripetitori della Tsi in terra elvetica non sarebbero mai riusciti a portare il segnale fino in Emilia). L’errata convinzione dei telespettatori era rafforzata dal fatto che l’identificativo di Studio 74 fosse presente sugli schermi in maniera piuttosto defilata e poco visibile; i più attenti potevano riconoscere la ripetizione della tv emiliana attraverso una scritta di piccolissime dimensioni situata in basso a sinistra del teleschermo (il logo Tsi era in alto a destra). In quelle occasioni in cui Studio 74 passava il proprio monoscopio anzichè i programmi ticinesi (occasioni non così rare, ne parleremo dopo), spesso si pensava a un’interferenza, e la maggioranza degli spettatori non pensava che in realtà Studio 74 fosse il “relay” della Tv Svizzera in Emilia Romagna e non solo.

 Il ruolo fondamentale.
Studio 74 è stata ideata dal Gruppo televisivo del cavalier Angelo Saltarin, lo stesso di TeleStudioModena (TSM); la stessa TSM ha ripetuto per lungo tempo e per larghi tratti della giornata i programmi Tsi, poi ha assunto man mano una dimensione autonoma. A differenza di Studio 74, la cui esperienza è durata grosso modo dal 1986 al 1999, TSM è ancora in onda, e negli anni ha sempre rappresentato una sorta di “Sorella maggiore” di S’74.
All’inizio, il Gruppo Saltarin aveva intenzione di avviare, attraverso Studio ’74, la ripetizione sul territorio emiliano di France 2; tuttavia, questo proposito fu presto abbandonato, non solo per motivi legati al linguaggio ma anche perchè in Italia, Emilia compresa, c’erano già degli impianti che diffondevano, con buona resa, il canale transalpino. Da qui, la decisione di fare di S’74 un relay della Tv Svizzera; una televisione estera, che però parlava sempre italiano, e che aveva incontrato il favore del pubblico d’Emilia in tantissime occasioni. Dai primi anni ’80, infatti, la Tsi smantellò i propri impianti in Italia, ma la si poteva continuare a ricevere, almeno nella Regione dell’Ariosto, attraverso la ripetizione di tantissime emittenti locali, come ad esempio TeleReggio, TeleRadioCittà, Retemilia Reggio, la stessa TeleStudioModena e tante altre. In questi casi, tuttavia, la ripetizione non si estendeva a tutta la giornata, ma comprendeva soltanto alcune fasce orarie e alcuni programmi; mai una rete emiliana aveva diffuso 24 ore su 24 la Tsi prima di Studio ’74. Oltretutto, dal 1988 i canali che prima erano collegati in qualche modo alla Tsi abolirono i programmi elvetici dai loro palinsesti, così l’emittente di Saltarin rimase il solo mezzo per vedere la Tv Svizzera nei luoghi di Marco Emilio Lepido.
Studio ’74 rivestì quindi un ruolo di importanza fondamentale nell’arricchimento dell’offerta televisiva del pubblico d’Emilia; i documentari, i giochi, gli approfondimenti culturali di grande qualità della Tsi poterono arrivare nelle contrade di Modena e dintorni con facilità, senza bisogno di antenne supplementari. Un’esperienza simile venne portata avanti anche da reti di altre zone d’Italia, su tutte TeleCapitol di Roma; tuttavia, i romani che telefonavano ai giochi della Tsi dicevano spesso “vi seguiamo attraverso TeleCapitol”, mentre, almeno a quanto ci risulta, nessun emiliano ha mai detto “vi seguiamo grazie a Studio ‘74”. Ciò conferma quanto dicevamo all’inizio, ossia della scarsa conoscenza che il marchio “Studio ‘74” aveva sul territorio; questo spazio vuole un po’ rendere giustizia a tale identificativo dopo anni di oblio, nonchè rendere giustizia al grande lavoro del Gruppo Saltarin per portare la Tsi dalle parti di Modena.

 La copertura.
La frequenza di punta di Studio ’74 era l’ H1; la rete diffondeva su tale canale grazie a un potente impianto installato sull’Appennino Modenese, nei dintorni di Serramazzoni. Il segnale di S’74-TSI arrivava molto lontano; oltre a coprire le Province di Modena, Bologna, Ferrara, Reggio Emilia e Parma, si raggiungevano anche luoghi del Basso Veneto (Rovigo e una parte del Veronese) e della Bassa Lombardia (soprattutto nel Mantovano e nel Cremonese). Purtroppo, nella seconda metà della vita dell’emittente questo H1 non fu certo immune da interferenze; ne parleremo comunque in seguito, quando ci concentreremo sulla “caduta” del canale che si concretizzò negli anni ’90. Per la cronaca, urge sottolineare che alcune volte il segnale di Studio ’74 è stato avvistato sul ch. 72 UHF; non sembrava comunque trattarsi di una frequenza ufficiale, ma soltanto di un segnale che arrivava di rimbalzo e di straforo su quella porzione della banda UHF.

 “Colpi di scena”.
Come detto, S’74 ha garantito, per lungo tempo, la presenza della Tsi sui teleschermi emiliani e non solo; ciononostante, alcune volte la rete si rese protagonista di alcuni “colpi di scena”, vale a dire di interruzioni sul collegamento con la televisione ticinese. Ad esempio, non di rado l’immagine della Tsi iniziava, piuttosto all’improvviso, a riempirsi di una rumorosa e fitta coltre di puntini neri; quando i puntini arrivavano a coprire l’intera immagine rendendone impossibile la visione, scattava il monoscopio di Studio 74 che interrompeva il ponte con la Tsi. Il monoscopio era rappresentato da un’immagine fissa su campo blu, con in grande la scritta S’74 e sotto, più in piccolo, la dicitura completa “Studio ‘74”. I problemi di ponte non erano affatto colpa della tv modenese, ma bensì di avarie legate forse alla ricezione satellitare; alcune volte, per risolverli bastavano pochi minuti, mentre in altre occasione occorrevano addirittura ore. Questi episodi, come detto, non furono rarissimi, specie nella seconda metà della vita dell’emittente.
Nelle giornate fra il 10 e il 14 gennaio 1995, la Tsi non fu visibile sulle frequenze di Studio ’74 per ben quattro giorni; al posto dei programmi elvetici, il solito monoscopio con l’aggiunta della voce “Interruzione sul collegamento internazionale”. Se si considera che, in quelle giornate, la Svizzera venne colpita da un ondata di maltempo di eccezionali dimensioni, le ragioni di tale oscuramento possono essere comprese in maniera piuttosto rapida.
Un anno dopo, tra l’8 e il 12 gennaio 1996, le immagini elvetiche sparirono ancora per quattro giorni, lasciando il posto non a un monoscopio, ma agli auguri che i telespettatori hanno voluto scambiarsi attraverso le frequenze di Studio ’74. Per circa 96 ore si susseguirono biglietti di auguri di Buon Anno, frasi proverbiali e, in sottofondo, musiche di argomento natalizio; probabile che gli inserzionisti avessero pagato per vederli su S’74, e quindi anche in questo caso l’interruzione aveva motivazioni solide. Nella primavera del ’96, in concomitanza con le elezioni politiche in Italia, i programmi della Tsi vennero oscurati dalle 19 alle 20 per circa un mese; in onda un cartello con scritto “trasmissione oscurata a causa del decreto sulla par condicio”. In realtà, pare che l’interruzione fosse motivata dal costo di nolo piuttosto alto che quella fascia oraria aveva; comunque sia, dai primi di aprile tutto tornò in ordine.

 Il declino.
Studio ’74-TSI era molto seguita su tutto il territorio servito, con punte di pubblico nelle Province di Modena e Ferrara. Ciononostante, dal 1997 l’emittente conosce un certo declino, dovuto a molteplici fattori. Da un lato, i problemi che venivano dati dall’isofrequenza con l’H1 di Serenissima Tv da Barbarano Vicentino; la potenza del segnale veneto era piuttosto forte, e già in precedenza, in alcuni momenti di breve durata, la tv padovana aveva addirittura preso il posto di Studio ’74 sull’H1. Dal 1997 in poi, complice forse un certo abbassamento della potenza dell’impianto di S’74, le immagini della Tsi sul territorio emiliano erano sempre sporcate dall’interferenza con Serenissima Tv; in svariati casi, sempre più numerosi da qui al ’99, l’interferenza era così visibile da rendere quasi impraticabile la visione dei programmi elvetici. Inoltre, sul finire degli anni ’90 la Tsi iniziò ad invitare le emittenti che la ripetevano nel Belpaese a non portare più il segnale svizzero sul territorio italiano, per questioni legate ai diritti tv di dirette sportive e di alcuni film (se ne parla approfonditamente in altre parti del sito).
Nel 1999 l’esperienza di Studio ’74 terminò, e con la fine della rete modenese la Tsi scomparve quasi interamente dai teleschermi dell’Emilia; fino al 2002, TeleStudioModena, la “sorella maggiore” di S’74, ripeteva in diretta il Tg ticinese delle 20, poi anche tale collegamento venne abbandonato.
Oggi, l’impianto del Gruppo Saltarin sul canale H1 è ancora attivo, e viene utilizzato per la diffusione del digitale terrestre di TeleStudioModena; il bouquet comprende due emittenti, la stessa TeleStudioModena e Studio Europa, la versione satellitare di TSM.

 Articolo del sig.Nicolò Rinaldi de "Il Giornale di Reggio".

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