La tv nasce a Firenze nell'agosto 1990, con
una diffusione nazionale; proprietari la System Color di Firenze, di proprietà di Giovanni De Caro,
che detiene il 45% della tv, mentre il 55% è detenuto da altri soci,
tra cui Piero Barbagli, attivo nel settore radiotelevisivo ed
inizialmente amministratore delegato; Barbagli spiegherà poi, nel n.201
della rivista "Millecanali", di essersi dissociato dalla gestione De
Caro dopo la partenza della tv. All'origine di questa emittente c'è il
fallimento di Pan Tv: le frequenze della scomparsa tv di Pavia passano a Tele 90, ed in particolare proprio a Firenze l'associata romana di Pan Tv, Canale 66, perde una frequenza, passata alla neonata Tele 90,
che cerca di proseguire l'esperienza della scomparsa tv semi-nazionale
del norditalia, in tempo per il termine di presentazione della domanda
di concessione secondo l'appena approvata Legge Mammì. Vengono
acquisiti i canali della milanese Tele Globo, già utilizzati da Retemia, e di TelePrima di Bolzano, e si parla di associazione di Antenna 1
di Modena (ma non ho mai trovato traccia di ciò, può darsi che
l'accordo poi non si sia fatto). A Palermo si associa il gruppo TRS/Video Italia/Video 2/Canale 33. In
palinsesto film, telefilm, telenovele, gli spazi della System Color,
condotti dal televenditore Maurizio Gandolfi, una trasmissione dedicata
alle apparizioni della Madonna di Medjugorie (il martedì alle 19),
"Appuntamento con la lirica", con la soprano Ottavia Vegini (il venerdì
alle 20,50) e, secondo storiaradiotv, televendite di mobilifici del norditalia ed alcune trasmissioni dell'Analisi Difesa (Esercito Italiano).Come per Retemia, il cui modello si segue, vengono chiesti prestiti ai telespettatori, ad un tasso piuttosto alto, il che provoca l'intervento della Consob, che stoppa tutto. Tele 90 crolla nel 1991, dopo delle ispezioni della Guardia di Finanza, e va in fallimento; viene poi rilevata dalla Alifin Comunicazioni di Ivo Calcagni nell'estate 1991, ma nonostante gli sforzi dei nuovi proprietari per salvare la copertura del territorio e riempire il palinsesto, la tv non ottiene la concessione governativa nell'agosto 1992. Il 24 agosto Retemia e Tele 90 vengono oscurate, ma c'erano dei ricorsi in atto, e dopo pochi giorni un T.A.R. autorizza Retemia e Tele 90 (il cui direttore in quel momento si chiama Antonio Parisi) a riprendere le trasmissioni; la Alifin però esce di scena. A gestire Retemia e Tele 90, entrambe nelle mani di un curatore fallimentare, è ora la Profit di Milano . Dopo un pronunciamento negativo del Consiglio di Stato, il curatore fallimentare di Tele 90 decide di gettare la spugna: anche se la tv di Firenze era tornata all'attivo di bilancio (così come Retemia), chiude i battenti nell'ottobre 1992; le sue frequenze finiscono, dopo un intermezzo con l'apparizione di varie sigle, a TeleCampione Martedì 1° gennaio 1991 palinsesto medio dal lunedì al venerdì 7,00 non riportato 14,40 Reporter Tv informa. 15,00 Giochi e quiz in diretta. 16,30 Telenovela. 17,30 Notizie. 17,35 Cartoni animati. 18,00 Telenovela. 18,30 Collegamento via satellite. 19,00 Telenovela. 20,00 Notiziario. 20,30 Film. 22,00 Telenovela. 23,00 Notiziario. 23,30 System Color informa. 24,00 Moda. 2,00 Film non stop. Filmati: video 1 video 2 video 3. Dossier su Firenzemedia Dossier su Storiaradiotv Dossier su Siciliamedia |
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