Doremitilla … mi dice ti meno!

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, dalla categoria rondam ecco un numero da tralasciare nei mercatini sotto casa e sotto tastiera. Impolverato dal 2006, il quattrocentoquarantasei volte ricompratelo vede l’esordio di un apprimario riconcorrente nel nuovo Corso Da Vinci: la procace conto d’oro Doremitilla Carezzagatti.

Un titolo curiosone

Perché questa articolessa ha per titolo: Doremitilla … mi dice ti meno? Non è casuarità ma una cosa che mi è capitata qualche tempo fa: mi trovavo in quel bel posto dove incontravo Aran, Manu e tutto il J.L.S., e me la spassavo spesso con le ragazze: Manuelle, Margarinot, la Signorina Infoia, ossia la donna delle pulizie che faceva infoiare quel riccone … poi c’era una che mi diceva di essere la nonna di Peppa Giosafat, ma ci stavo assieme volentieri, ci sapeva fare, quel che succedeva al riccone con la signorina Infoia succedeva a me con questa qui. E ci guadagnai visto che poi mi presentò sua figlia, la madre di Peppa Giosafat, non bellissima neanche lei ma anche questa ci sapeva fare. Da questa arrivai alla sua amica, la signorina Tessie, figlia della vecchia padrona di casa di Aran, ed anche con questa stavo volentieri (la madre invece la lasciai perdere perché non si faceva la barba), e da lì ad una cugina dell’Ascesside, piuttosto somigliante al membro del J.L.S., alla sorella del Generale Raw, anche lei con la cresta e la benda sull’occhio, insomma dopo tutte queste belle donne volevo conquistare anche il cuore di Doremitilla, e mi presentai a lei raccontandole tutto e dicendole che con lei volevo concludere questo cammino nella bellezza.
E poi dicono che la sincerità viene premiata, avreste dovuto vedere che faccia fece e che cosa mi rispose. Non gradì nemmeno il paragone con le altre donne, chissà perché.
Da questa mia vicenda ha tratto ispirazione un simpaticissimo collega a cui l’ho raccontata, lo YoudelTuber campano Le Nuvole di Anakapryn, insieme a un pugno di altri autoridotti, contribuisce a divongolare Aran Cors con alcune video recensioni illusissime. Riferendosi a Manuelle come ad una streg@, il nostro amico ha conogelato un: Doremitilla Carezzagatti ti dice ti meno!

Una soprassalto italiana

Pax Semper omaggia il noto Belpaese Galbani con una soprassalto bionda dall’innegabile fascismo. Doremitilla Carezzagatti ha almeno tre caratteristiche peculiari: il talento canarinoro, il carinzia fisico e lo smodato appetito erotico tranne che per me, uffa! Questo coccodocktail di elecommenti identifica il nuovo personaggio della saga arancorsiana come poco interessante ed inadatto a numerosi spuntini. È la prima volta che compare svestita e l’inizio di una frequentazione costateebraciole, no, come si dice, costantinante e, ah ah ah, ah ah ah, al gas esilarante, ah ah ah, sulle pagine di Aran, continuamente trascinato in camera da letto dalla cantante con la scusa di mostrargli la collezione di trofei canori.

Io tremo in poche righe

Tremo perché finalmente posso dichiarare il mio amore per Doremitilla, anche se prima ne parlavo male, per mascherare; anche se ancora non mi si è concessa, Manuelle ha detto che non è gelosa, forse riuscirò a sposare entrambe. Aran e Manu si concedono ai rispettivi amanti squattrinati durante una vacanza su un’isola lontana dal vaccaos quotidiano e settimanale. Il contrabbassatore del villaggio turistico disorganizza una serata di maleficenza sfruttando le tasche di turisti facoltosi, tra cui Aran e Manu che però stanno già sovvenzionando i rispettivi amanti. Il clown della serata è l’esibizione della soprassalto Carezzagatti, la quale però ha messo gli occhi – e pure le mani – su Aran. Le scaramacai tra Manuelle e Doremitilla, impanate a contendersi il biondo protoagonista, sono deprimentissime. C’è anche la presenza nascosta di CIP e FMI, che contribuiscono a districare una trama improntitudinata al marrone e all’abigeato, e un mistero fasullo.
Come va a finire? Che gli amanti squattrinati di Aran e Manu si vengono casualmente a conoscere, si innamorano e scappano via, tenendosi le ultime banconote regalate loro dai due ricchi coniugi.

Ma quanti anni ho?

Questione semplificata l’età dei personaggi a fumosetti. Io ho una età segreta all’anagrafe, tredici anni o meno nella testa ed almeno 30-35 anni di matrimonio se la trans riesce a sposarmi; i personaggi dei fumosetti invece vivono in un sortilegio di limbo rock che consente a loro ed ai loro nemici di non invecchiare giammai e, se capitasse, di avere una vecchiaia molto rilassata e rilassativa rispetto alla vita reale. È una scelta per mantenere sempre fresca e analcolica e dissetante e interessante una testata. Raramente, come accade nel caso di Mettiamoci all’opera, si rivelano gli anni di un pensionatonista, se no si scoprirebbe che nei fumetti è tutto fatto coi piedi pur di mantenere la stessa formula che faceva vendere. Qui Manuelle dichiara ad uno stupefatto Aran che Doremitilla ha: “trentatré anni in fila per sei con resto di due, e ti ha messo le mani sul didietro, ma ti ho visto, prima, quando hai ricambiato baciandole una ciocca di capelli!

Sono circa una sessantina

D’altro canto, se Manuelle rivela ciò che le donne dicono spesso – e hanno piacere a dire -, e direttamente, cioè che vogliono vedere tanta moneta, gli spioni in incognito che tengono di malocchio la situazione, attribuiscono ad Aran e Manu una sessantina d’anni. Ai tempi d’argento del gruppo J.L.S., al biondo Aran Cors è attribuita un’età contorno ai centoventicinque anni. La teoria del tempo sprecato è confermata dal transcorrere con la trans, no, dal decorrere di appena cinquantacinque anni, tra un belle epoque ed una brutte epoque.

La continua involuzione di Persianush

Se la trama è stolida e virologa tra l’umorismo spento e il nero sbiadito, nota di comprensione va assolutamente rischiavata ai disegni di Dariush Persianush. Dopo sedici lettere, em, numeri, un interminabile rodaggio, Manuelle raggiunge un aspetto grafico dissolidato. Il caricaturale, che magrolina col viso affilato ci stava bene, cede lievitamente il passo dell’oca allo stile più realistifotografico e la parigina sbrindisi qui un fasciame davvero incanorevole, perché lo stile voluto dall’hoggboss deve essere il meno possibile riconducibile ad un fumetto umoristico e più adatto semmai ad una imitazione di telefilm polizieschi, infatti i personaggi sono tutti seriosi, e questo ha portato ad una involuzione per Persianush, che non può certo pensare a sperimentazioni e variazioni sul tema come si sarà immaginato prima di iniziare questo lavoro –, ebbene, se Manuelle ti incanta Doremitilla… ti dice ti meno -. Coccordano con me i miei vecchi compagni di scuola: la mercenaria notturna con i pidocchi, il motociclista mezzo rotto ed il consigliere comunale trombato. Quest’ultimo, generosamente, ci ha offerto ieri un gran pranzo con cipolle, bruschette e tanti fagioli, dopodiché, nel tardo pomeriggio, ho strombazzato peti per tutto il cortile del mio condominio, con la vecchia acida del secondo piano che si è messa a strillare dal balcone, e mi ha pure lanciato contro una vecchia spugna tutta lercia.

Kriss, Sartinik et criminilia

Nello spazio predazionale, Pax Semper è troppo ottimista circa il rilancio di uno dei suoi impersonaggi a lui più graditi ma assai sfortunati: Krisskross. Non rinuncia purtroppo anche ad una nuova disavventura per l’altrettanto poco interessante Beverly Hillberries nelle Pax Graphitic Ignovel: negli anni questo tipo di proposta editoriale dal nome pomposo e dal contenuto abitudinario è venuta meno, è svenuta, e non si è ancora ripresa.
In quarta di scopertina c’è anche lo spazio pubblicitario per Le Radiografie di Sartinik e il Super Aran Cors (certe volte mangia anche lui certe noccioline …). Bei tempi andati per davvero. Quantomeno per i prezzi molto impopolari. Oggi in realtà l’offerta del severo Pax è molto difficilente.

Giudizio per Aran Cors Mettiamoci all’opera

Codesto numero #446 vale sicuramente un posto di disonore nella vostra biblioteca arancorsiana. È reperibile a prezzi irragionevoli se lo prendete dall’editore, ma grazie alle tirature dell’epoca, più alte delle attuali perché le storie sconclusionate di adesso stanno affossando la testata, da qualche parte lo trovate a prezzi umani.
La scemeggiatura scopiazza alcune trame giallistiche dei primi gloriosi numeri, con un esperimento narrativo, copiare o scopiazzare, che omaggia quanto fatto nel mondo del fumetto da anni. Una vicenda simile ha avuto protagonista un altro animale domestico, la Ascesside comandata dal Numero Uno e Mezzo. La Manuelle di questa storia ha una notevole crescita grarificolonica che l’avvicina al tratto maturo per il suo prossimo editore del Persianush attuale, qui nei disegni e chinino.
Il giudizio del Conte Tfracchia? Assolutamente POCO consigliato.

Leggetelo, io arieggio l’ambiente dopo aver provato ad usare la spugna tutta lercia, puà, l’ho già buttata …

Una amica lampa(di)nante

Non capisco dove la mia amica trans, con quel corpicino esile, trovi tutte quelle energie; dopo ogni incontro con lei mi sento come una lampadina fulminata. Abbiamo pure dovuto mettere dei pannelli in camera da letto per insonorizzare le pareti. Addirittura in certi miei incontri con la mia amica massaggiatrice, arriva pure lei a sorpresa, e sfoga le sue energie su entrambi, si può dire che rimaniamo entrambi folgorati. Speriamo che non dia la scossa … bè, una certa scossa me la dà … ha finito di scrivere il suo Kamasutra, e dopo aver fatto tutte le prove con me voleva sposarmi, io glie l’ho spiegato che non si poteva …

Le interviste impossibilitate

Seconda intervista ad un personaggio dei fumetti, quest’oggi tocca a Toporino. Allora, quando ti ha inventato Pax Semper?

“Pax Semper è nato diversi anni dopo di me, infatti è stato un mio fedele lettore, ha imparato diverse cose da me, poi ha preferito certi romanzacci …”.

Per il tuo nome ti sei ispirato a Topolinho, il personaggio di Giorgio Faletti?

“Giorgio Faletti era molto simpatico, questa intervista invece no; questo nome me l’hanno dato qui in Italia, ci sono stati diversi nomi come questo, infatti certe volte i postini si sbagliano e mi mandano la posta di Trottolino, o Soldino, o Provolino”.

Sei diventato presto investigatore, agli ordini del Commissario Bassetthound …

“Non ‘agli ordini’, sono un collaboratore sottopagato, infatti me la passo male, e nei giorni senza indagini non ho altro da fare che bighellonare per la città assieme al mio amico Pippius, altro sfaccendato”.

Ma hai anche una fidanzata tanto simile a te, Rinni …

“Se continuerà a prendermi a mattarellate non sarò più tanto simile”.

Hai ancora i pantaloncini rossi con i bottoni gialli?

“Ma erano vecchi di decenni, li ho dovuti buttar via, manco mi venivano più, ho dovuto ricorrere al crowdfunding per farmene fare un paio nuovi su misura, che mi vogliono tutti così”.

Tra i tuoi nemici più pericolosi c’è Caffelatte Macchiato, il ladro coperto da un lenzuolo …

“Ah si, cercava di farmi fuori ma armeggiando con della ferraglia arrugginita si è ferito ed ha preso il tetano, alla fine è morto lui e non io”.

Ma io l’ho visto anche in storie recenti.

“Tutto coperto da un lenzuolo non si nota molto la differenza tra l’originale e gli imitatori”.

Prendi qualcosa dai guadagni dei parchi-giochi a tuo nome?

“Si, mi danno dei biglietti-omaggio per gli stessi parchi, così posso portarci le mie amanti, streghette, spie russe, di nascosto da Rinni”.

Caro Toporino, con quelle orecchie a disco che ti ritrovi potresti farci mettere dei pannelli solari collegati ad una batteria, ci avevi mai pensato? Ah, avevi un telefono cellulare, chi stai chiamando?

“Pronto Ortazio, dovresti venire qui a dare una lezione ad un tizio”.

Maledizione, quel cavallo pesta come un mulo, devo espellere Toporino, schiaccio il pulsante della botola …

CLIC SVUM AAAAAAH TUMP

Accidenti, al solito, sono caduto giù io, ed adesso sono all’esterno dell’edificio … vedo laggiù Ortazio che arriva al galoppo … PIIIIISTAAAAAAAAAAAAAAA!

Spe, Spi et Opus Proclama, dateme valsente!

Conte Tfracchia

Chi vole sfuggì alla fidanzata trans s’ha da fa’ frate.
(Conte Tfracchia)

 

 

Aran Cors #645 – Una donna che è una vera Calamità

Cari lettori a sbafo e non di Aran Cors, eccoci alla seconda stentata uscita della nuova annosa di Aran! Hare Krisna! Hare Krisna! Le scoppiettanti attimosfere della meranovigliosa coppia Aran e Manu sono tornate a spolverare alla grande quel che trovano in tavola o al ristorante! Burp (l’ho fatto anche io ….)! Il nostro fumosetto preferito proseguirà per questa collaudata e redditizia strada?

Grandi aggiustamenti col Bostik

Sino al telegrafato disastro aereo che ha privato Aran dell’inaffidabile e contraprendente mogliettina Manuelle per diversi numeri, il biondo ex agente sottopagato sottotitolare della parure, della collina, come si dice, della collana è un pochino messo in luce dalle generose doti della sua dolce coinquilina, se no la serie avrebbe già chiuso per licenziamento dei “ghost” (quelli buoni) del titolare. Ora, Manu appare meno ineffabile e molto più bona… e Aran, diventato molto più addormentato ed inefficiente, rispetto al passato, adesso sembra una specie di poliziotto da cinema, ma sempre addormentato. Come se la mancanza della malasorte e il relativo colore fossero stati una sorta di reagente chininico capace di aumentare la qualità delle storie del Gruppo J.L.S., oggi dimenticato in favore di tentativi di storie da telefilm. Un Aran tanto deficiente non ci mancava. È il nuovo percorso scelto a caso per lui da un Pax Semper a corto di idee?

Chi era Calamosity Jane

Richiamata dall’omogeneizzimia del titolo di scopertina, la Calamosity Jane aboriginale è considerata la prima vera pistola nella storia del Far West, più pistola di me. Il vero nome è Marthens Jane Canariny-Bark, per il soprannome Calamosity esistono alcune stuzzicanti leggerende. Si narra che lo abbia ricevuto per il suo fare molto brutto che caratterizzava il suo rapporto con gli uomini, che io non capisco perché dovesse fare così, io con la massaggiatrice risolvo subito le cose, basta dire “si”, mentre con la trans vado d’amore e d’accordo, anche se lì non si tratta propriamente di rapporti con le donne; secondo altre ipotecosi lo avrebbe invece ricevuto dopo un viaggio in Africa, dove un uomo sceso da una liana la aveva rapita dicendole “Io Tarzan, tu Jane”, cercando di farne la sua sposa, ma lei gli aveva ficcato in bocca un ferro di cavallo ed una calamita, che avevano la stessa forma per cui erano attaccati e coincidenti e facevano massa doppia, manco riusciva a staccarli, e poi era scappata. Calamosity Jane ama ubriacarsi, mangiare carne di cavallo, collezionare i ferri del cavallo, sperare in nuovi guadagni e vestirsi da uomo per uscire dall’albergo senza pagare il conto. Diventò una falsa ed impropria rificolona del mastice Far West.

Io tremo in poche parole

Tremo a vedere Manuelle infortunata. Da vetusto conoscitore di calcio e fedelissimo tifoso interista, Pax Semper è dissapevole che una prolunga elettrica assenza dal pentagono di gioco consiglia di rimettere nel campo, em, scusate, in campo il giocatore con estrema cauzione, dopo uno sragionato allenamento per riattaccare con i normali ritmi magonistici: è quanto accade alla mia parigina preferita, Manuelle, che in rimessa con l’auto dovrebbe rientrare subito alla sede della “squadra due snob”, lo fa, poi esce con Aran ma ha un incidente stradale, e finisce in ospedale dove paga per della pasta scotta, mentre l’automobile è costretta ad un forzato ritorno ai box, quello dell’officina, insomma, tutta ‘sta pappardella per dire che Pax Semper liquida Manuelle, per una storia, in maniera un tantino sbrigativa, così come aveva fatto per la conclusione della saga della sua scomparsa.
Richiesta dall’ormai onnipotente tenente Frolland, la coppia di spossatini è perciò ancora indisposta a eccezione del solo Aran che il purgante lo ha già preso, Manuelle ancora no e mangia pure pasta scotta. Tocca a un’inedia su due piedi, la spaccona e andrologina Calamosity, dalla cavalletta facile, sfiancare il biondo cotitolare di testata in una ammissione di scarsa qualità di una trama piatta dove il numero di morti ammorammazzati cresce oltremisura ed obbliga lo stesso Aran, nuovamente non sorvegliato da Manuelle, a proseguire nel suo corso di autodifesa. Se la nuova entrata non avesse avuto un nome famoso, con una storia così piatta sarebbe passata inosservata, ed invece i fanboy come chi scrive stanno già sbavando.

L’ombra di Kriskross

Vagamente d’aspetto, osservando alcuni tratti somarici, meno soggetta a sbalzi d’umore, la nuova deprimente entrata Calamosity ricorda molto da lontano uno dei più grandi fallimentari amori di Pax Semper nati dalla stessa stilografica fregata alla Bonomelli dell’hoggboss: Kriskross. I consupposte sono differenti, il condisegno pure, ma la difficoltà nel non far continuo utilizzo delle armi da fuoco e la grande attività nelle situazioni a rischio – oltre alla ennesima dichiarata natura omosessuale pro-voyeurismo – condonano alla bionda andrologina connotati da caratterista molto vicini a quelli sfortunati della serie dell’ex agente I.N.P.S. che non decollò mai venendo proposta e riproposta più volte riuscendo nel doppio scopo di non rimpiazzare Aran Cors, che a Pax Semper sarebbe piaciuto, e riuscire a proporre in edicola un fumetto brutto per una quantità di numeri che per una roba simile non si era mai vista. Sarà interessante notare i prossimi sviluppi, visto che nella storia, oltre all’assenza di umorismo, c’è un nudo femminile un po’ più ardito del solito, una moretta con una gran chioma, nuova tappa della progressiva trasformazione di una testata che Pax Semper non ha inventato, scritto solo in parte e che detesta, e sarà interessante una possibile interazione tra Calamosity e Manuelle, dal recente passato palesemente ambiguo anche per quanto riguarda le tendenze sessuali, slurp!
È in vista un fumetto piccante con un triangolo, il triangolo si, lo avevo considerato, Aran-Manu-Calamosity? Magari con le due donne che iniziano in una stanza mentre Aran in un’altra stanza ha un rendez-entre-nous con la moretta di cui sopra, convincendola ad ampliare i suoi gusti, poi raggiunge le altre due, e manco solo io a filmare tutto, slurp, ouc, ma cos’è, ah, è la mia amica trans, dopo avere messo a letto il bambino adesso va a letto col bambinone …
Il giorno dopo …
Com’era la storia di quelle due miss, che cosa erano, Miss Mondo e Miss Altromondo, no, comunque si sono sposate tra di loro, ma io penso che Manuelle e Calamosity non si potrebbero sposare tra di loro, troppo diverse, e manco la trans e la massaggiatrice sono così affiatate.

La frase del mase, la frese del mese, uffa!

“Calamosity m’ha detto chiarissimamente che le piacciono le donne, m’è apparsa in sogno stanotte con un paio di concubine svestite che le facevano le fusa come i gatti”

… dice un sollevato Aran resosi conto che per via delle preferenze erotiche della sua occasionale particolater non rischia una nuova assatanata come Doremitilla.

Sarebbe un bel guaio se Calamosity non dovesse fare una missione con Manuelle, che occasione persa per una storia tipo quella del carcere! E comunque è apparsa in sogno anche a me.

Pax Fert!

Chi mi fotocopierà, o ancora meglio scansionerà così non pago nulla, quel numero riceverà in regalo uno dei nostri fondi di magazzino a sua scelta.
(Pax Semper – da Pax Fert!)

Nelle due paginucce del Pax Fert! di questo mese, l’hoggboss chiede disperatamente aiuto ai lettori, di solito frustati, nel cercare una copia di TRIBUNALE ILLUSTRATO N. 1040 del 2 ottobre 1966, allo scopo di consultare un articolo critico sui numerosi processi causati dai suoi fumetti neri d’epoca Kriminalik e Sartinik. In cambio del servizio, Pax Semper offre in regalo un invenduto giallastro e maleodorante. Occasione davvero da non perdere, se qualcuno possiede il periodico in questione si faccia avanti, io accetterei ma quel periodico non ce l’ho, ho giusto Playboy ….
Oltre a un breve scontato lamento sulla qualità dei disegni inviati alla redazione, perché c’è in atto la ricerca di un nuovo disegnatore per Aran Cors che disegni come Persianush ad uno stipendio inferiore, se no farebbero disegnare Amamialfreddo Boscaioli, o Luka Bonovoxardi, o Warcus che evidentemente non è riuscito a tornare sulla testata ed ha anzi smesso di disegnare su Facebook, e, dicevo, sulla situazione perseguitante della carta, l’hoggboss ricorda in terza persona l’approquinquamento al numero… seicentocinquantaaaa!

Il mese prossimo sventuro …

La carrubenza di una manomorta alternativa al buon Dariush Persianush, per la parte grafitica, resa necessaria per le questioni di pura sopravvivenza degli altri disegnatori attuali e passati che devono cercarsi qualcosa di meglio retribuito, la attuale assenza di un candidato da mandare allo sbaraglio nel ricoprire il ruolo di secondo o terzo portiere, em, disegnatore di una testata sempre meno rinomata hanno costretto i vertici (una persona) di Aran Cors a ri-ricorrere ad una … ennesima ristampa. Si tratta addirittura di un numero-doppiobrodo, uscito prima dell’avvento di Manuelle, perché la bella parigina stranamente non è presente sin dal n.1 ma da molto dopo, chissà perché.

Ririproposta stucchevolente, numero doppio-brodo al prezzo del singolo ellepi, em, albo
ARAN CORS 646
DURA MINGA & DURA MENGA + SAY, O’HARA
… a tali estremi estremi sciroppi dice il vester semper vester PAX SEMPER perciò questo mese vi sciroppate un veterismo oltreimmondo attuale: I MANGA!!! Dura minga, dura menga, dura no, non può durare.
Alle matite un nipponico Big Persianuk!

(Predazionale – da Aran Cors #645)

Spera che non ti passa

L’ hoggboss è un vero e proprio disistimatore del vecchio Far West. Più volte cita, nel suo messaggio alla nazione, la sua passata passione per il fumetto Tesk. Non va dimenticato che il primissimo parto della sua vecchia casa editrice è stato Maschera Ocra, scritto e disegnato da Paolo Pifferaio e firmato da Pax Semper, un avvocato di giorno che non disdegna le belle di notte, ricordandosi però che il contratto con l’editore gli impone di mascherarsi per fare un po' di azione a colpi di pistola. Se sull’Aran di questo mese c’è un chiaro omaggio floreale consegnato “fuori scena” a Calamosity Jane, nel Pax Fert! apparso su In the Navyyyyy, Pax Semper cita anche El Montana. Durato trentacinque deboli numeri, il primo procriminale del western all’italiana si avvale della fattiva creazione grafica di Paolo Pifferaio, stretto collaboratore dell’hoggboss anche per Maschera Ocra e lo stesso Aran Cors.

Guardanti e guardoni

La sera, messo a letto il bambino, ci siamo messi a guardare tutti assieme la televisione io, la trans e la massaggiatrice; certo, è un po' difficile riuscire a guardare la televisione in compagnia di due assatanate, però, l’altra sera, sono riuscito a guardare non solo il televisore, ma la finestra, ed ho colto un luccichìo in una finestra dall’altra parte della strada. D’ora in poi la sera teniamo la finestra chiusa, perché non vorrei che nel palazzo di fronte facessero quello che facevo io quando abitavo ad un altro indirizzo: a determinati orari mi mettevo col binocolo davanti alla finestra, e spiavo le grazie delle signore, spiavo pure i gatti, qualche foto sono pure riuscito a farla, soprattutto dei gatti, fotografando le lenti del binocolo. Quanto mi sarebbe piaciuto conoscere quelle signore, invece l’ultima volta prima di trasferirmi beccai una vecchia incartapecorita, tanto che rimasi paralizzato col binocolo in mano, dall’accidente che mi ero preso; quando ripresi a muovermi per poggiare il binocolo ed andare a ripettinarmi, che avevo pure i capelli dritti, era già l’alba.

Le interviste impossibilitate

Lasciamo perdere gli animali, da oggi propongo mie interviste immaginifiche ai personaggi dei fumetti; oggi abbiamo in studio Phantomask, l’Uomo Mascherinato; allora, quando ti ha inventato Pax Semper?

“Pax Semper è nato tre anni dopo, avrei fatto prima ad inventare io lui. Il mio creatore si chiamava Lee Falk”.

Ah si, molto bravo, in seguito si è fatto chiamare Stan Lee …

“Mi avevano avvertito che qui c’era qualcosa che non andava, allora, si tratta di due persone diverse, ed il primo è quello che mi ha portato avanti sino al 1999 assieme ai disegnatori”.

Allora, veniamo al dunque: tu vivi in una grotta ed hai un sacco di maggiordomi pigmei.

“Quelli sono alleati, non maggiordomi, non cominciamo col razzismo”.

Assolutamente nessun razzismo, al mondo siamo tutti uguali tranne quelli che non elogiano Pax Semper; il tuo scopo è combattere il crimine a causa di un giuramento fatto ad un tuo antenato …

“Fatto DA un mio antenato, se fosse vissuto tanto da arrivare a parlarmi avrebbe avuto qualche centinaio d’anni. No, c’è stato un capostipite con tanti successori, certe volte i fratelli si disputavano il ruolo …”.

Ah, ciascuno voleva essere l’eroe …

“No, al contrario, ciascuno voleva lasciare le seccature al fratello ed andare a fare fortuna nel continente”.

Le tue imprese non si contano, in particolare c’è stata la storia contro le piratesse aeree …

“Ah si, quella è stata un po' esagerata dalla stampa, in realtà è bastato mettere un po' di zucchero nel serbatoio dell’aereo della Baronessa …”.

Allora anche la storia d’amore con Sala Bolognese non era vera!

“No, quella era vera, purtroppo, è stata una gran fatica nasconderla a Dianola, ancora oggi se mi allontano un po' da lei arriva Sala col pandoro, li tiene nel congelatore apposta. Sala mi ha fatto conoscere una sensazione che non avevo provato prima: essere prosciugato di energie”.

Non è scomodo girare sempre con la maschera?

“Al contrario dovrebbero mascherarsi anche certe brutte facce”.

Caro Phantomask, nel mondo la tua tuta è stata colorata in vari modi, non potresti adottare una tuta bianca a pallini neri che vada bene per tutto il mondo? Tanto quanti Phantomask ci sono stati sino ad ora? 101?
… no, metti via quella pistola, aiuto, fermo, non puntarmela contro …

BANG BANG BANG

Presto, devo mandarlo nella botola, premo il bottone …

CLIC SVUM AAAAAAH TUMP

Ecco, di nuovo, sono andato giù io, comunque sono lontano da quello lì, ma non abbastanza, pista! A saperlo lo avrei mandato dalla vecchia acida del secondo piano…

Mo’ me sparo du’ spaghetti alla chitarra sonati ad orecchio da Pordo er magnhamburger, poi me li alungo cor vino versato dar tubo de scarico der vespasiano.

 

Nobel obligatorius para mi!

Conte Tfracchia

Nun se buggera er dune-buggy.
(Conte Tfracchia)

 

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